Passa ai contenuti principali

Di Picnik e degli editor online di immagini.

Oggi Picnik chiude. 

In gabbia - Illustrazione di Fabiana Canale
Non so se vi interessa, se lo sapevate, se lo usavate e se vi dispiace o non ve ne frega nulla. In ogni caso per me era una comodissima e praticissima risorsa online per modificare ed editare immagini.


Dicevo quindi che Picnik era un editor online di immagini. Esposizione, taglio, colore, trucco e parrucco e  le tue immagini erano pronte per essere condivise. D'altra parte la parola magica di internet è condivisione.


So che molte funzionalità si possono trovare quindi su google (che se l'è comprato), anzi le avevo anche provate ma ora non mi ricordo più come si fa a trovarle. Vi siete persi insieme a me?

Non so voi, ma io ho un account su Flickr e mi è comodo perchè ci metto le foto e poi le posso anche modificare. Fino a qualche giorno fa Flickr e  Picnik erano amici e potevi utilizzarli l'uno dentro l'altro, come le scatole cinesi.

Adesso Flickr è diventato amico di Aviary. Ma a me non piace. Permette di scrivere del testo sulle foto ma solo in Arial o simiArial.

Insomma la faccio breve. Ho cercato un'alternativa più o meno valida. Non è stato complicato. A parte l'imbarazzo nel gestire il lutto posso dire che mi riprenderò. L'oracolo mi ha risposto e mi ha fatto trovare Pixlr

Le funzionalità sono simili a quelle di Picnik. Puoi caricare foto dal tuo computer o da un url o ancora da una webcam. Non le puoi condividere sui social, quindi te la salvi sul tuo computer e poi provvedi alla condivisione. (su Picnik si condivideva, eccome!)

Non credo nemmeno che ci sia una "History" dei tuoi file online e non puoi usarlo da Ipad, ma lì poi è da vedere se il problema è dell'editor o di Ipad che non usa flash. Insomma, per ora... meglio di niente!

E voi? Avete alternative da proporre?



Post popolari in questo blog

Incisione su tetrapak: un laboratorio

Perchè un laboratorio artistico di incisione su tetrapak che avesse come tema i tarocchi? Innanzitutto per sperimentare una tecnica che sembra inarrivabile, poco quotidiana. In questo senso assume un significato il tetrapak, materiale di riciclo che nelle nostre giornate abbiamo modo di trovare nei cosiddetti brik: del latte, dei succhi di frutta, della passata di pomodoro… Un contenitore che diventa materia prima per contenere un’immagine, per raccogliere delle linee incise, dei graffi, che significano emozione che passa dal corpo per trovare una forma, una matrice pronta a sporcarsi di inchiostro per poi farsi racconto, storia che si ripete nella stampa. La macchina della pasta è eredità culturale che rimanda alle nonne, a dei tempi lunghi di lavorazione, fatta con passione amorevole. Stampare la sfoglia giusta, ottenuta con la giusta pressione, con la giusta pulizia, quella che va bene per noi, richiede attesa e sperimentazione. I tarocchi sono simboli universali, a...

Laboratorio di incisione su tetrapak (-6)

Mancano pochi giorni ormai al 25 novembre, data fissata per il laboratorio di incisione su tetrapak a tema tarocchi: L'invito è aperto a tutti quelli che sono curiosi di scoprire cose nuove e che vogliono dedicarsi ad un'attività manuale, a chi ha voglia di prendersi una pausa e pensare un po' a se stesso in modo creativo. La stampa con tetrapak è una occasione facile e veloce per ritrovarsi con una propria incisione incorniciata in salotto o per regalare qualcosa di unico fatto con le proprie mani. Partecipate! https://goo.gl/forms/TnjR4N4CkAEIWktN2

La stanza di Van Gogh

Ogni tanto mi perdo in esercizi di lettura dell'immagine . In realtà, più che esercizi sono storie che nascono guardando un'immagine, stati d'animo che mi suggeriscono i colori e gli spazi, anzi no, sono veri e propri piccoli viaggi esplorativi in luoghi inaccessibili. Sono stata ad Arles qualche anno fa e c'era parecchio vento. Non so cosa c'entri, però mi ha colpito, così quando sento il vento penso ad Arles e a come tutto fosse scosso continuamente da questo vento incessante che portava aria e stordimento. Ero con Mr Liuk in un alberghetto in cima ad una salita. Tutto colorato. Ora che riguardo l'immagine di Van Gogh , un po' me lo ricorda. Per iniziare il  mio piccolo viaggio ho deciso di ridisegnare il quadro (schizzarlo, più che altro) e sentire le emozioni che mi suggerivano i colori , le forme , gli spazi . Ho usato l'acquerello e non l'olio, quindi di già con questa scelta l'ho alleggerito un po', perchè forse non ce l...